Legni duri e legni morbidi: quale scegliere e quale albero montare sulla tua pialla
Nel mondo della lavorazione del legno, la differenza tra legni duri e legni morbidi non è solo una questione di nome, ma di densità, comportamento alla piallatura e resa finale.
Capire questa distinzione è fondamentale per scegliere l’albero pialla più adatto — che sia standard, Tersa o elicoidale Xylent.
La durezza del legno viene misurata attraverso il test di Janka. E’ un test che misura la resistenza del legno all’ammaccatura. Il test misura la forza che una sfera di acciaio del diametro di 11,28 millimetri necessita affinchè possa penetrare per almeno metà del suo volume all’interno del legno sotto esame.
Legni duri: carattere e resistenza
I legni duri provengono principalmente da alberi a foglia larga (latifoglie). Sono compatti, stabili e donano una finitura elegante e precisa. Tra i più usati troviamo:
- – Castagno
- – Ciliegio
- – Rovere
- – Noce
- – Mogano
- – Quercia
- – Frassino
- – Acero
- – Faggio
- – Palissandro
- – Olmo
Proprietà: elevata resistenza meccanica, durezza superficiale, finitura liscia e raffinata.Contro: richiedono più potenza di taglio e una manutenzione più accurata dell’albero pialla.
Consiglio tecnico:
Per questi legni è ideale un albero Tersa o elicoidale Xylent.
- – L’albero Tersa permette cambi lame rapidi e garantisce una superficie pulita, perfetta per le essenze compatte.
- – L’albero Xylent, grazie ai suoi coltelli elicoidali in metallo duro, riduce il rumore, aumenta la durata dell’affilatura e migliora la resa su venature difficili o interrotte.
Curiosità: lo sapevi che il legno più duro al mondo è l’Azobe?

Legni morbidi: leggerezza e versatilità
I legni morbidi derivano da alberi resinosi (conifere) o da alcune latifoglie leggere. Sono più teneri e facili da lavorare, ideali per carpenteria, pannellature o uso strutturale leggero.
Esempi:
- – Abete
- – Pino
- – Larice
- – Pioppo
- – Betulla
Proprietà: facili da piallare, economici, ottimi per lavori di grande volume o strutture grezze.
Contro: meno resistenti e più soggetti a graffi e ammaccature.
Consiglio tecnico:
Con questi legni puoi utilizzare tranquillamente un albero standard con coltelli tradizionali HSS (o W18 se si desidera):
- – garantisce un’ottima resa con costi ridotti di manutenzione;
- – in produzione continua, si può passare a un Tersa per velocizzare il cambio lame.
La scelta del giusto albero pialla non è un dettaglio tecnico, ma una strategia di qualità e produttività.
Un albero standard è perfetto per chi lavora legni teneri o fa poche lavorazioni; il Tersa garantisce flessibilità e velocità nei cambi lama; l’Xylent è la soluzione premium per chi punta su precisione, silenziosità e performance costante, anche con legni difficili.
In ogni caso, la regola d’oro resta la stessa: conoscere il legno significa valorizzarlo.
